Le abitudini digitali nel post pandemia sono mutate definitivamente, velocizzando la digitalizzazione avviata da tempo. Cos’è cambiato?
Abitudini digitali nel post pandemia: ecco come sono cambiate le fruizioni degli utenti
Le nostre abitudini digitali nel post pandemia sono mutate definitivamente, velocizzando quel processo di digitalizzazione del quale si parlava oramai da circa un decennio. Ma cos’è successo esattamente? Andiamo a vedere com’è cambiato il modo in cui gli utenti usano il web.
Il lato positivo della pandemia da Covid-19
L’italiano, si sa, non eccelle per conoscenze informatiche rispetto agli altri cittadini europei. in Italia si registra un tasso di alfabetizzazione digitale che si assesta, nel 2022, sul 64%. È stato inoltre riscontrato che solo il 36% degli utenti di età compresa tra i 18 e i 35 anni sarebbe capace di usare internet in maniera complessa, andando al di là della pubblicazione dei post sui vari social network.
La pandemia da Sars-Cov-2 qualche risvolto positivo l’ha avuto, almeno per quanto riguarda la digitalizzazione. La Pubblica Amministrazione ha fatto passi da gigante e, con essa, anche coloro che fino a qualche tempo fa non sapevano bene cosa potevano fare grazie al World Wide Web.
Dal 2020 in poi è stato registrato un vero e proprio boom di download delle applicazioni per le consegne a domicilio, di shopping online e persino di intrattenimento. Ovviamente, non è stato riscontrato solo un aumento dell’uso delle app. È stato registrato anche un incremento dell’utilizzo del web in generale, soprattutto per eseguire numerose attività durante il lavoro e il tempo libero.
Tutto questo ha veicolato il mercato digitale tricolore verso un’interessante e positiva svolta informatica. Anche dopo il termine delle restrizioni e dello stato di emergenza, le cose non sono cambiate: le abitudini digitali nel post pandemia sono in una fase di continuo miglioramento.
Lo shopping online
Prima del 2020 acquistavamo già online, su Amazon, eBay, Wish, AliExpress e non solo. Durante il lockdown quasi non potevamo farne a meno. Infatti, gli studi di settore hanno dimostrato un incremento delle vendite online. In alcuni casi l’incremento è stato pari a un raddoppio rispetto al 2019, anno in cui la pandemia era ancora lontana dai pensieri. Ne sa qualcosa Glovo, con un aumento della domanda pari al 100%, e sulla stessa scia, Deliveroo, con un +50%. Ma il vero exploit è stato registrato dai supermercati online che consegnavano anche tramite driver. Basti pensare che alcuni brand come Esselunga o Carrefour hanno avuto addirittura un’impennata di visite al proprio sito pari al 200%.
Le nostre abitudini digitali nel post pandemia sono mutate di poco. Di certo non arriviamo a questi numeri, ma acquistiamo comunque online e lo facciamo con una notevole assiduità. Abbiamo compreso quanto possa essere comodo acquistare ciò che vogliamo da casa o dal lavoro, e ora non possiamo più fare a meno dello shopping online. Naturalmente, però, questo non ci ha fatto smettere di acquistare anche nei negozi fisici. Facciamo un po’ e un po’, in base alle esigenze.
L'editoria online e le abitudini digitali nel post pandemia
Il giornalismo online ha riscosso un maggior successo fin dall’inizio della pandemia, proprio perché gli italiani hanno iniziato a informarsi molto più di prima. Pertanto, oltre al classico telegiornale, in Italia ci siamo abituati molto di più a seguire i quotidiani digitali. Durante la pandemia è stato riscontrato un aumento del 59% degli abbonamenti al Corriere della Sera e il Sole 24 Ore ha dichiarato un aumento del fatturato del 149%.
Questo “nuovo” modo di informarsi è entrato a far parte anche delle abitudini digitali nel post pandemia. Perciò, quello che sembrava un settore in crisi è stato rinsavito, e in pochissimo tempo.
La voglia di intrattenimento e di socializzare
Lo stare rinchiusi tra quattro mura ha inciso positivamente anche sulla voglia degli utenti di visionare materiale di intrattenimento. Questo ha portato un incremento del 20% di iscritti per Tik Tok e un +43% per il social di Mark Zuckerberg, Facebook. Dal 2020 in poi sono aumentati anche gli abbonamenti alle più note pay-tv come Netflix e Sky. Anche queste abitudini non sono cambiate molto: sono diventate parte delle abitudini digitali nel post pandemia. Non a caso è stato riscontrato che la maggior parte di coloro che hanno attivato questi abbonamenti ha anche continuato a rinnovarli.
Dallo smart working alle video call
Non bisogna neanche dimenticare che la pandemia ha portato con sé un boom dello smart working. Questo ha comportato a sua volta un maggiore utilizzo di tutte quelle piattaforme cloud per la condivisione del lavoro, come Dropbox e Google Drive, e di quelle per le videoconferenze. Lo stesso è successo a scuola, con la didattica a distanza e con i colloqui dei genitori direttamente online. Cosa ha comportato tutto questo? All’inizio c’è stato un periodo di assestamento per tutti, ma con il tempo molti strumenti hanno riscosso un notevole successo.
Ora come ora, anche se non abbiamo più bisogno del lavoro agile, sono ancora tanti i lavoratori che operano con soddisfazione in modalità smart working. Le abitudini digitali nel post pandemia includono anche un assiduo utilizzo delle piattaforme per la condivisione del lavoro e per le videoconferenze. Anche i ragazzi hanno apprezzato le soluzioni digitali come quelle proposte da Zoom. Hanno deciso di continuare ad usarle ogni volta che per qualche motivo (e non necessariamente per colpa del Covid-19) non possono uscire per incontrare i loro amici.
Le piattaforme per le videoconferenze vengono usate molto anche dai professionisti e dagli imprenditori che lavorano online. Vengono ancora sfruttate anche da coloro che offrono videolezioni, ad esempio di musica, o sessioni di allenamento guidate.
Le abitudini digitali nel post pandemia: alcune conclusioni
Come abbiamo potuto vedere, la pandemia da Sars-Cov-2 ci ha permesso di cambiare tante delle nostre abitudini. Molte di esse le abbiamo cambiate in meglio, semplificando e migliorando numerose attività che dobbiamo svolgere ogni giorno. Abbiamo a disposizione tanti strumenti, app, piattaforme e possibilità che solo il web e la tecnologia potevano offrirci. Di certo è una buona cosa aver imparato a sfruttare tutto questo a nostro favore.
Le abitudini digitali nel post pandemia ci raccontano di un’Italia che si sta evolvendo e che sta abbracciando appieno la digitalizzazione. Ci stiamo muovendo meno velocemente di altri Paesi europei, ma gli ultimi anni ci hanno dato un’accelerata che sicuramente ha fatto una positiva differenza per tanti di noi.
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